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Agriturismo: i sapori unici dell’Umbria.

Freitag 24 August 2012

L‘Umbria è una piccola regione italiana, che nel corso degli ultimi anni è diventata una delle mete predilette per l‘agriturismo. La regione umbra è situata nell‘Italia centrale, racchiusa da Toscana, Lazio e Marche. Nonostante la superficie limitata, grazie alla sua posizione a cavallo degli Appennini, l‘Umbria offre un territorio dall’immenso valore naturalistico. Il paesaggio umbro è prevalentemente caratterizzato da dolci colline decorate da grandi distese coltivate. La bellezza del panorama è considerata avere un effetto rilassante. Nonostante l‘Umbria sia composta solo da due province, il territorio comprende un numero di parchi naturali superiore alla media, come ad esempio il Parco del Lago Trasimeno, il Parco del Monte Cucco ed il Parco del Monte Subasio.

La ricchezza naturale dell‘Umbria l’ha resa famosa in tutta Europa, soprattutto come meta per un turismo volto alla scoperta delle specialità enogastronomiche. Grazie alla tradizione agreste, la regione umbra ha sviluppato una tradizione gastronomica dai sapori semplici e genuini. Le specialità della zona sono caratterizzate dall’impiego del pregiato tartufo nero, farro e lenticchie. La dieta umbra si rivela perciò anche particolarmente salutare, soprattutto per chi durante l’anno è obbligato a consumare principalmente pasti preconfezionati. Inoltre, in Umbria è possibile partecipare a degustazioni organizzate di diversi vini con sigillo DOC. Il vino più tipico è sicuramente il Motefalco Rosso DOC.

La bellezza paesaggistica e la ricchezza di prodotti tipici genuini rendono l‘Umbria la regione ideale per una vacanza in agriturismo. Negli ultimi anni la regione ha sviluppato un sistema di agriturismi di alto livello, spesso a gestione familiare. Molte strutture dispongono di un maneggio per la gioia degli amanti dell‘equitazione. Una vacanza in agriturismo è anche un’esperienza entusiasmante per i bambini, che possono arricchire la loro esperienza venendo contatto con animali da fattoria. Mentre molti altri agriturismi sono abbinati ad un‘azienda agricola o vinicola, dove è possibile acquistare le specialità locali direttamente dal produttore, per portare a casa un pezzetto di Umbria.


Toscana una delle regioni più belle d’italia

Donnerstag 29 März 2012

La Toscana è una delle regioni più famose d’Italia e una delle mete turistiche più agognate. Palcoscenico dei maggiori avvenimenti storici nel corso del Medioevo e del Rinascimento, la Toscana conserva ancora oggi un patrimonio artistico unico al mondo. Corre la voce che a Firenze i turisti vengano addirittura colti da misteriosi svenimenti davanti alla bellezza della statua del David di Michelangelo. Mentre la Torre di Pisa è ormai il simbolo dell’Italia per eccellenza.

Le isole del Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano rappresentano uno dei grandi patrimoni naturali italiani. L’Isola d’Elba e l’Isola del Giglio hanno affascinato generazioni di turisti grazie alle loro bellissime spiagge, il mare cristallino e il grande rispetto per l’ambiente.  La Toscana è anche una delle regioni più popolari per l’agriturismo. Grazie al suo territorio collinare e l’importante tradizione enogastronomica, ogni anno sempre più turisti accorrono verso le campagne per riposarsi al ritmo della vita rurale  e ristabilire il contatto con la natura.

Il modo ideale per sperimentare la cultura e lo stile di vita toscano è il contatto con la sua gente. Oggigiorno, sempre più turisti preferiscono trascorrere le ferie in case vacanza offerte da privati o in bed and breakfast a gestione familiare. Il clima casalingo ha un effetto estremamente rilassante ed è pertanto particolarmente consigliato a chi viaggia con bambini.


La crisi va in ferie!

Montag 1 Dezember 2008

Panorama

Panorama

„Panem et circenses“ così Giovenale, poeta latino dell’antica Roma, definiva il „sistema del consenso“ dell’epoca per cui le autorità mantenevano il consenso popolare elargendo letteralmente „pane e giochi del circo“. Ovviamente questa locuzione definisce in maniera sintetica e satirica l’atteggiamento popolare nei confronti dei problemi principali della loro vita. A distanza di duemila anni, non è cambiato molto. Togliete tutto a noi italiani, ma non le vacanze! L’Alitalia al collasso cancella i voli, la crisi economica è ormai conclamata, ma almeno per Natale e Capodanno non si togliamo l’idea di partire. Queste le conclusioni di un interessante articolo pubblicato recentemente su Panorama.
L’articolo sottolinea come gli italiani cerchino di far quadrare i conti riducendo i giorni di ferie o scegliendo mete più economiche. Una cosa è certa: non rinunciano alle vacanze. Le stime sono contrastanti e, a ben vedere, per motivi partigiani. Da un lato Assotravel, l’associazione di Confindustria che raggruppa le agenzie di viaggi, registra una tenuta delle prenotazioni rispetto all’anno scorso, dall’altro, l’Associazione a difesa dei consumatori parla di 3 milioni di famiglie in più, rispetto allo scorso anno, che resteranno a casa. I più restii alla partenza sembrano essere coloro che scelgono una meta in Italia o appena fuori del confine. Ma dove andranno, invece, i 12 milioni di globetrotter che hanno già acquistato il biglietto aereo?
Fra gli italiani in partenza ci sono i ricchi che già a settembre hanno prenotato nelle località balneari più esclusive tra Maldive, Seychelles, Cuba e Nuova Zelanda e gli italiani a reddito medio che si barcamenano fra voli low cost e pacchetti superscontati e puntano alle capitali europee. Mentre numeroso sembra essere il gruppuscolo che segue composto da squattrinati che pur di partire compra la vacanza a rate: ed è boom di finanziamenti.
pertanto, sembrerebbe che il mercato delle vacanze resista e il minuscolo 2 per cento di calo rispetto allo scorso anno non viene percepito come una crisi. Expedia, uno dei siti più gettonati per la prenotazione di vacanze, registra un più 10 per cento delle transazioni, rispetto all’anno scorso. Panorama, poi, riferisce che, secondo una ricerca che la stessa Expedia ha realizzato in esclusiva per Panorama sui propri utenti, i vacanzieri di Natale stanno scegliendo meno i viaggi „tutto compreso“ e si sono buttati sulle prenotazioni del solo albergo. Disdire un pacchetto, infatti, è un po’ più costoso che cancellare una prenotazione di una camera. Oppure c’è chi decide di prenotare oggi l’aereo riservandosi di pensere all’albergo quando è entrato lo stipendio del mese successivo.
Comunque la crisi, come si vede, c’è e gli operatori del settore, in particolare gli albergatori, per evitare cali consistenti hanno rivisto al ribasso i prezzi. L’Irlanda, secondo le rivelazioni Expedia, sembra essere lo stato che più ci riesce: Dublino avrà il 50 per cento in più di visitatori italiani. Poi vengono Stati Uniti, con un clima internazionale più „favorevole“, la Russia e, nonostante i timori che investono la regione, il Medio Oriente (Le spiaggie di Dubai e Abu Dhabi in cima a tutte). E allora buone ferie ai fortunati!


Il turismo si compra online

Dienstag 18 November 2008

European Interactive Advertising Association

European Interactive Advertising Association

Secondo un’indagine dell’EIAA (European Interactive Advertising Association), i biglietti di viaggio (54% degli intervistati) e le vacanze (42%) sono rispettivamente al primo e secondo posto della classifica dei 10 prodotti più acquistati su internet. Nessuna meraviglia, allora, che sia stato organizzato per la prima volta in Italia un evento dedicato proprio al turismo online, si chiama „Buy Tourism Online“ e si svolge proprio in questi giorni a Firenze. A testimoniare l’interesse suscitato da questa inziativa basta scorrere la lista dei partecipanti e quella degli organizzatori. Si va da enti istituzionali a rappresentanti dei principali media online.
Attesi centinaia di operatori e tutti i più autorevoli esperti del comparto. Durante la fiera sarà possibile partecipare a conferenze, workshop ed altre attività il cui scopo principale è di approfondire le conoscenze e le competenze di chi fa turismo.
Un evento unico non solo in Italia ma anche in Europa. Tre sono gli obiettivi principali dei promotori: analizzare il fenomeno della vendita e dell’acquisto di prodotti e servizi turistici on line, su base nazionale e internazionale, approfondirne le prospettive per operatori e clienti, facilitare l’incontro fra domanda e offerta (business e leisure) attraverso la formula degli appuntamenti prefissati. Tutti a Firenze allora!


Venezia online per regolare il flusso turistico

Dienstag 18 November 2008

Venezia

Venezia

Si chiama //venice>connected ed è il progetto che l’amministrazione comunale veneta ha lanciato al fine di regolare i flussi turistici verso la città lagunare. Per poter rendere interessante l’utilizzo di questo strumento da parte degli utenti, vi è la possibilità di risparmiare prenotando via web tutto quello che vi può servire per un soggiorno turistico a Venezia; incentivi quindi per chi usa internet.
Per chi pensa di recarsi a Venezia nel prossimo futuro, dal primo gennaio 2009 potrà sedersi comodamente davanti al proprio computer e cominciare a prenotare qualsiasi servizio: dal parcheggio auto, ai biglietti del vaporetto, alla camera d’albergo, agli ingressi ai musei. L’internauta per questo impegno verrà ricompensato con uno sconto che può arrivare anche al 30% sui prezzi di listino.
Ma attenzione, se non doveste adattarvi a questa politica, potrete incorrere in spiacevoli sorprese, a cominciare da aumenti significativi sulle tariffe della ZTL BUS (il pedaggio che i bus turistici pagano per accedere alla Città Storica) e anche sui biglietti dei mezzi pubblici nei periodi giudicati da „bollino rosso“.
Il Comune di Venezia ha deciso di intraprendere questa iniziativa per due motivi fondamentali: primo, il commercio via internet è destinato alla crescita esponenziale e il turismo da solo vale il 56% dell’e-commerce italiano; secondo, la città lagunare soffre da lunga pezza di sovraffollamento turistico e le iniziative fino ad oggi adottate hanno solo limitato questo fenomeno. Quindi, perché non unire l’interesse proprio con quello dell’utente? D’altronde non è facile regolare l’afflusso di 20 milioni di visitatori all’anno e il numero chiuso o la tassa d’entrata hanno avuto poca efficacia.
Ma veniamo alla piattaforma web //venice>connected grazie alla quale è possibile acquistare tutti i servizi pubblici e privati della città lagunare. Una volta entrati nel sistema basterà registrarsi e inserire i prodotti desiderati come in qualsiasi altro sito di online shopping. Tariffe e sconti sono aggiornati e calibrati in base ai periodi di maggiore o minore afflusso turistico. Una volta acquistati i servizi per il proprio viaggio (es.: albergo, musei, visite guidate, ecc.) all’utente viene fornito un unico numero di prenotazione presente nel codice a barre del biglietto elettronico rilasciato: Venezia in un numero. Oltre ai servizi pubblici, già disponibili, il Comune sta mirando a coinvolgere il maggior numero possibile di operatori privati: il valore di Venice connected infatti sarà tanto maggiore quanti più soggetti vi aderiranno.
Al suo arrivo in città, il turista non dovrà far altro che mostrare la prenotazione elettronica per i vari servizi man mano che li utilizza. Ma cosa succede se l’utente decide di fruire di un fuori programma? Un museo, una visita guidata? Via internet, tramite un pc portatile, un terminale oppure un cellulare che navighi in rete, è possibile modificare l’ordine effettuato in maniera da poter ugualmente accedere agli sconti previsti.
Un’iniziativa sicuramente meritoria, che rischia, forse, di naufragare in mezzo alla marea di offerte nel vasto mare di internet…


Soldi pochi, ma in vacanza comunque

Montag 17 November 2008

Spiaggia esotica

Spiaggia esotica

La situazione è paradossale. Le previsioni delle vendite di prodotti agroalimentari per il prossimo Natale parlano da se: si spenderà di meno per mangiare. Nonostante ciò è boom di vacanze esotiche.
I salari scendono, diminuisce il potere d’acquisto, aumentano i prezzi delle materie prime e dei prodotti di prima necessità, i consumi e la produzione industriale denunciano una netta flessione. L’economia reale, e quella mondiale, non erano così drammaticamente „impantanate“ (per usare un eufemismo) dai lontani anni ’70, quando la guerra del „Kippur“ tra Israele ed Egitto e Siria, avrebbe gettato le economie mondiali sul baratro della recessione per la brusca impennata dei prezzi del petrolio.
Misure drastiche, come il divieto di circolazione per le auto, la riduzione dell’illuminazione stradale (compresi gli addobbi natalizi), la chiusura dei bar entro la mezzanotte e la sospensione dei programmi Rai alle 23, potrebbero sembrare incredibili ai giovani di oggi, ma questa era la situazione all’alba del 2 dicembre del 1973; era l’inizio della cosiddetta Austerity.
Ma torniamo ai giorni nostri, secondo le ultime stime della Confederazione italiana degli agricoltori, la flessione dei consumi, rispetto al già magro 2007, dovrebbe oscillare tra il 3,5 e il 5%. Crescono invece, secondo la suddetta statistica, i prodotti agroalimentari acquistati presso gli hard-discount raggiungendo il 10,2% (il dato precedente era 9,7%), risultato dello sforzo delle famiglie di risparmiare.
Si tratterà insomma di un Natale all’insegna del risparmio. Ma c’è un ma. Un dato in controtendenza che racconta tutt’altro e risulta davvero difficile interpretare. Si tratta del boom delle vacanze esotiche.
A leggere gli ultimi dati delle associazioni di tour operator, non si è manifestato nessun calo delle prenotazioni rispetto al 2007, ma un po‘ dovunque si registra il tutto esaurito: dalle Canarie alle Seychelles, e persino per mete più vicine ma altrettanto ambite, come Libia e Malta.
Anche cercando di immaginare che molte famiglie ricorreranno al prestito per “permettersi” una vacanza natalizia, risulta veramente difficile immaginare come sia possibile ua situazione del genere. Forse la risposta va cercata in quell’atteggiamento tutto italiano di vivere alla giornata, sperando che il futuro sia migliore senza peraltro corroborare la speranza con alcun dato di fatto.
Unica eccezione, forse, permettetemi di dirlo, è il cambiamento politico negli Stati Uniti. Risulta, altresì, estremamente improbabile allo scrivente, immaginare che il vento del rinnovamento di cui Obama è artefice abbia ispirato le azioni dei vacanzieri italiani. Ma potrei sbagliarmi, ovviamente.


Nuova vita per la Roma Antica grazie a Google earth

Montag 17 November 2008

Una iniziativa veramente riuscita quella di Google. Da qualche giorno è disponibile, per gli utilizzatori di Google Earth, la possibilità di „navigare“ tra le rovine della città eterna: strade, monumenti e beltà della capitale dell’impero romano sono stati fedelmente ricostruiti e messi online a beneficio di tutti. Una simulazione virtuale che è stata recentemente presentata in Campidoglio alla presenza del sindaco dell’Urbe, Gianni Alemanno.
Molto gradita al pubblico, oltre alla possibilità di immergersi nelle rovine antiche, sarà quella di sovrapporre le immagini della Roma Antica con quelle della Roma moderna, per confrontare e vedere come è cambiata nei secoli.
Il progetto è stato basato sul plastico del Museo della Civiltà Romana e si ispira alla Roma tardo-imperiale intorno al 320 d.c, periodo di Costantino. Il progetto permette di visitare al loro interno circa 6.700 edifici, che sono stati attentamente ricostruiti in ogni minimo dettaglio.
Le ambizioni manifeste del vicesindaco Cutrufo sono di dare nuova linfa al turismo, peraltro sempre florido, della città capitolina, captando l’interesse mai sopito dei visitatori stranieri.
Il programma Google Earth è distribuito gratuitamente dalla società Google e gira su qualunque sistema operativo: Microsoft Windows, Mac OS X o Linux. Google, sempre attenta alle nuove tecnologie, ha inoltre sviluppato una versione per il telefono cellulare iPhone e per l’iPod Touch. Google Earth, per chi non lo sapesse, è un’applicazione grafica tridimensionale che permette di visualizzare fotografie aeree e satellitari della Terra con un dettaglio elevatissimo.