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La crisi va in ferie!

Montag 1 Dezember 2008

Panorama

Panorama

„Panem et circenses“ così Giovenale, poeta latino dell’antica Roma, definiva il „sistema del consenso“ dell’epoca per cui le autorità mantenevano il consenso popolare elargendo letteralmente „pane e giochi del circo“. Ovviamente questa locuzione definisce in maniera sintetica e satirica l’atteggiamento popolare nei confronti dei problemi principali della loro vita. A distanza di duemila anni, non è cambiato molto. Togliete tutto a noi italiani, ma non le vacanze! L’Alitalia al collasso cancella i voli, la crisi economica è ormai conclamata, ma almeno per Natale e Capodanno non si togliamo l’idea di partire. Queste le conclusioni di un interessante articolo pubblicato recentemente su Panorama.
L’articolo sottolinea come gli italiani cerchino di far quadrare i conti riducendo i giorni di ferie o scegliendo mete più economiche. Una cosa è certa: non rinunciano alle vacanze. Le stime sono contrastanti e, a ben vedere, per motivi partigiani. Da un lato Assotravel, l’associazione di Confindustria che raggruppa le agenzie di viaggi, registra una tenuta delle prenotazioni rispetto all’anno scorso, dall’altro, l’Associazione a difesa dei consumatori parla di 3 milioni di famiglie in più, rispetto allo scorso anno, che resteranno a casa. I più restii alla partenza sembrano essere coloro che scelgono una meta in Italia o appena fuori del confine. Ma dove andranno, invece, i 12 milioni di globetrotter che hanno già acquistato il biglietto aereo?
Fra gli italiani in partenza ci sono i ricchi che già a settembre hanno prenotato nelle località balneari più esclusive tra Maldive, Seychelles, Cuba e Nuova Zelanda e gli italiani a reddito medio che si barcamenano fra voli low cost e pacchetti superscontati e puntano alle capitali europee. Mentre numeroso sembra essere il gruppuscolo che segue composto da squattrinati che pur di partire compra la vacanza a rate: ed è boom di finanziamenti.
pertanto, sembrerebbe che il mercato delle vacanze resista e il minuscolo 2 per cento di calo rispetto allo scorso anno non viene percepito come una crisi. Expedia, uno dei siti più gettonati per la prenotazione di vacanze, registra un più 10 per cento delle transazioni, rispetto all’anno scorso. Panorama, poi, riferisce che, secondo una ricerca che la stessa Expedia ha realizzato in esclusiva per Panorama sui propri utenti, i vacanzieri di Natale stanno scegliendo meno i viaggi „tutto compreso“ e si sono buttati sulle prenotazioni del solo albergo. Disdire un pacchetto, infatti, è un po’ più costoso che cancellare una prenotazione di una camera. Oppure c’è chi decide di prenotare oggi l’aereo riservandosi di pensere all’albergo quando è entrato lo stipendio del mese successivo.
Comunque la crisi, come si vede, c’è e gli operatori del settore, in particolare gli albergatori, per evitare cali consistenti hanno rivisto al ribasso i prezzi. L’Irlanda, secondo le rivelazioni Expedia, sembra essere lo stato che più ci riesce: Dublino avrà il 50 per cento in più di visitatori italiani. Poi vengono Stati Uniti, con un clima internazionale più „favorevole“, la Russia e, nonostante i timori che investono la regione, il Medio Oriente (Le spiaggie di Dubai e Abu Dhabi in cima a tutte). E allora buone ferie ai fortunati!